giovedì 24 agosto 2017

Patrimonio profetico affidato agli eredi spirituali

Stemma di Plinio Corrêa de Oliveira
"Lei stessa calpesterà"

La missione profetica del nostro Fondatore si proietta nel secolo XXI
ed è la nostra vocazione come suoi autentici eredi spirituali, 
fieri di portare avanti la sua crociata nei cinque continenti.


Un'intera esistenza fatta di ininterrotte denunce 
del progressismo e del comunismo,
e di fiduciosa indicazione del Regno di Maria.

Per capire la portata di questa realtà storica 
viene opportunamente a lume l'oculata opera del prof. de Mattei, 
sulla quale riportiamo brani di un'interessante rassegna.

(...) «Nelle ore più difficili della Storia della Chiesa, la Divina Provvidenza ha sempre fatto emergere uomini di eccezione che hanno difeso con vigore e abnegazione la verità cattolica contro gli attacchi ricorrenti delle potenze delle tenebre. Tra questi uomini vi fu certamente Plinio Corrêa de Oliveira», così scrive il Vescovo Ausiliare di Astana, monsignor Athanasius Schneider nella prefazione al volume di Roberto de Mattei, Plinio Corrêa de Oliveira. Apostolo di Fatima. Profeta del Regno di Maria (Edizioni Fiducia).
La Storia della Chiesa e la Storia della filosofia non possono prescindere, al di là delle soggettive simpatie o meno, dal prendere in considerazione una personalità che ha agito su più fronti per il ristabilimento nella civiltà occidentale del Regno sociale di Nostro Signore.
Nel 1996 de Mattei pubblicò per Piemme la prima biografia – Il crociato del secolo XX – del fondatore del movimento Tradizione, Famiglia e Proprietà (TFP), nota ufficialmente in portoghese come Sociedade Brasileira de Defesa da Tradição, Família e Propriedade, ed ora esce in italiano il volume apparso in prima edizione portoghese nel 2015: un approfondito e rigoroso studio che getta un cono di luce sulla battaglia culturale ed etica che Corrêa de Oliveira compì per amore della Fede e per fedeltà alla Chiesa, contro il liberalismo edonista, il nazionalsocialismo, l’utopia egualitaria socialcomunista e la smania del suicidante progressismo cattolico, che ha condotto la Chiesa nelle attuali tenebre.

Il testo colma un vuoto, offrendo risposte certe a chi ignora Corrêa de Oliveira o lo pone sotto un’errata ottica; il saggio, che potremmo definire antologico, grazie ai cadenzati rimandi alle fonti originali, è il risultato dei lunghi colloqui intercorsi fra Corrêa de Oliveira e de Mattei fra il 1976 e il 1995, ma anche della lettura di migliaia di pagine, edite ed inedite, vergate dal paladino controrivoluzionario del XX secolo. L’obiettivo è duplice: presentare in autenticità il crociato contemporaneo e inquadrare le sue idee e le sue azioni all’interno della Tradizione cattolica «anche per difenderlo da alcune ingiuste accuse che sono state formulate riguardo alla sua ortodossia»(p. 16).
(...) Ecco che, pur basandosi sul tomismo, il pensatore brasiliano si pone «come punto di confluenza tra l’eredità del Dottore Angelico e quella, ancora inesplorata di san Bonaventura e dei teologi Vittorini» (p. 17), ovvero di Riccardo e Ugo di San Vittore (abbazia fondata nel 1108 da Guillaume de Champeaux, canonico di Parigi, poi Vescovo di Châlons-sur-Marne, che subì l’influenza di Cluny).

Due opere furono determinanti per la vita di azione e contemplazione di Corrêa de Oliveira: il Trattato della vera devozione del cantore di Maria Santissima, san Louis-Marie Grignion de Montfort, e L’anima di ogni apostolato dell’abate trappista dom Chautard, dove si evince il segreto dell’evangelizzatore: coltivare la vita interiore. Scriveva il filosofo che nacque a San Paolo: «Nella volontà, una tale vita interiore dovrà generare un amore intenso verso tutto ciò che la Chiesa comanda, uno zelo di obbedienza che si manifesta non solo negli atti, ma anche nei sentimenti, non solo nelle linee generali, ma anche nei dettagli, non solo nei consigli, ma soprattutto nell’esempio. […] Se vogliamo essere apostoli energici, zelanti, prudenti, attivi, intelligenti, abili, dobbiamo essere realmente e sinceramente pii. Ogni qualità naturale e soprannaturale deve essere posta al servizio della santificazione delle anime: è questo l’ideale dell’apostolo» (in «O Legionário», 30 aprile 1939).

(...) Cercare la gloria di Dio significa tendere alla bellezza e al sublime, si tratta di una vera e propria predisposizione della ragione e, quindi, dell’anima, la quale cercherà di nobilitare tutte le cose, perché tutte le cose sono state create da Dio e nel «prendere posizione davanti al sublime, la persona assume un’attitudine di abnegazione. Quando ama il sublime interamente e perfettamente, è colta da un’ammirazione che la porta ad abnegarsi, a rinunciare a se stessa e a sacrificarsi. Quando, invece, non adotta questa posizione davanti al sublime, le idee dell’abnegazione e del sacrificio diventano completamente impraticabili, e non gli entrano nemmeno in testa» (pp. 105-105).
Nell’apologetica pliniana l’ordine monarchico e gerarchico non è solo principio politico, ma principio dell’ordine universale. Quando l’ordine viene meno, si avvia il caos, che, come il male, non è parte dell’universo, bensì privazione dell’essere a cui inerisce, è perciò un non-essere. Le eresie sono foriere di caos e base di tutte è sempre la gnosi, la contro-metafisica che si oppone alla visione metafisica della Tradizione cattolica.

(...) Di pregnante interesse risulta la disamina che Corrêa de Oliveira  fa a riguardo della stretta relazione che lega la filosofia gnostica e la teologia evoluzionistica di Teilhard de Chardin (cfr. pp. 90-91), che oppose ereticamente il Cristo cosmico al Cristo Re del Vangelo.

Il saggio più importante di Corrêa de Oliveira è il celebre Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, scritto nel 1959 (completato nel 1977), dove si evince che lo scopo del processo storico rivoluzionario è la distruzione della civiltà cristiana, che nel Medioevo visse, fino ad ora, la sua più alta espressione.

Roberto de Mattei spiega, passo dopo passo (dalle origini, ovvero dal XIV secolo con l’Umanesimo, fino ad arrivare alla Rivoluzione post-moderna degli istinti, dove il caos ha preso il sopravvento, il processo rivoluzionario compendiando il pensiero pliniano, la cui peculiarità sta nel porre attenzione alla “dimensione tendenziale”: lo studio degli ambienti, delle fisionomie, dei tratti umani, del portamento, dell’abbigliamento, del linguaggio, dell’architettura, dell’arte, dell’urbanistica… non dettagli, bensì aspetti fondamentali per comprendere quale pensiero soggiace alle diverse tendenze.

(...) La profezia è un modo di agire di Dio nella storia dell’uomo: i profeti dell’Antico Testamento ne sono prova tangibile, e la profezia è presente nel Vangelo, così come nella Tradizione della Chiesa, attraverso i santi e la Regina del cielo e della terra, che di tanto in tanto fa visita a questa povera umanità che pervicacemente si distacca dal Padre.

E in questo contesto l’autore del saggio ricorda, con pagine dense di forte e attuale significato, come «il dottor Plinio» si fece apostolo di Fatima e come il richiamo a quelle profetiche apparizioni divenne costante diapason dei suoi interventi, pensiamo, per esempio, a quando scrisse: «L’Impero Romano d’Occidente si chiuse con un cataclisma illuminato e analizzato dal genio di quel grande Dottore che fu sant’Agostino. Il tramonto del Medioevo fu previsto da un grande profeta, san Vincenzo Ferrer. La Rivoluzione francese, che segna la fine dell’Evo Moderno, fu prevista da un altro grande profeta, e nello stesso tempo grande Dottore, san Luigi Maria Grignion de Montfort. L’evo Contemporaneo, che sembra sul punto di chiudersi con una nuova crisi, ha un privilegio maggiore. A parlare agli uomini è venuta la Madonna» (p. 326).

Nostra Signora di Fatima, annunciando il trionfo del suo Immacolato Cuore, ci rivelò che la fine del mondo non è nei pressi e tale trionfo, che giungerà dopo un periodo di immenso caos, sarà sublime perché Dio «ha riservato per la Madonna tutte le Sue grandezze. Il trionfo personale della Madonna dovrà essere il più meraviglioso di tutti i trionfi della Storia» (p. 327).

Cristina Siccardi


(Corrispondenza Romana 09 agosto 2017 - Titolo originale "Un apostolo di Fatima del XX secolo: Plinio Corrêa de Oliveira")


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